Clarissa Pinkola Estès
“I territori spirituali della Donna Selvaggia, nel corso della storia, sono stati spogliati e bruciati, i cicli naturali costretti a diventare innaturali per compiacere gli altri.”
“Alle sedie e ai tavoli preferivo la terra, gli alberi e le caverne, perché là sentivo di potermi appoggiare alla guancia di Dio”
“Ho avuto la fortuna di crescere nella Natura. Dai fulmini seppi della subitaneità della morte e dell’evanescenza della vita. Le figliate dei topolini mostravano che la morte era raddolcita da una nuova vita. Una lupa uccise un suo cucciolo ferito a morte; insegnò la compassione dura, e la necessità di permettere alla morte di andare al morente. I bruchi pelosi che cadevano da gl’alberi e faticosamente risalivano m’insegnarono la determinazione. Dal loro solletico, quando mi passeggiavano sul braccio, imparai come la pelle può risvegliarsi e sentirsi viva.”
“La lingua della narrazione e della poesia è formidabile sorella del linguaggio dei sogni.”
“la loba canta così profondamente che il fondo del deserto si scuote, e mentre lei canta il lupo apre gl’occhi”
“Tutte le creature della terra tornano a casa. Abbiamo creato rifugi naturali per ibis, pellicani, aironi, lupi, gru, cervi, topi, alci e orsi, e stranamente non per noi stessi nei luoghi in cui viviamo giorno dopo giorno.”
“Tutte entriamo nel mondo per danzare “
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