lunedì 3 ottobre 2011

Come fare la Tintura Madre e Soluzioni Idroalcoliche Spagyriche








Mettendo a confronto una Tintura Madre classica (T.M.) ed una Tintura spagyrica, in altre parole, una Soluzione Idroalcolica spagyrica (T.S.A.), vedremo che all'inizio la preparazione sarà uguale, ma nel proseguo ci saranno delle differenze, anche notevoli.
Sia la T.M. sia la T.S.A. sono fatte partendo da una pianta che può essere fresca o secca, è in ogni caso preferibile partire da pianta fresca, in quanto i principi attivi in essa contenuti saranno maggiori rispetto alla stessa pianta essiccata. Alcune piante si lavorano secche in quanto per noi occidentali è quasi impossibile averle fresche, come ad esempio il Ginseng, la Cannella, ecc.. Per entrambe si prende la pianta nel suo periodo balsamico, cioè nel periodo in cui la pianta contiene maggior principi attivi che può essere a secondo della pianta o la primavera o l'autunno od una delle rimanenti stagioni e nel suo giorno planetario.
Raccolta la pianta la si mette a macerare in una soluzione idroalcolica (acqua più alcool) ad un grado ben prestabilito a seconda della pianta (tutti i principi attivi non si estraggono con lo stesso grado, alcuni sono più o meno idrosolubili). In ogni modo la maggioranza delle piante vanno messe a macerare in una soluzione idroalcolica che va dai 45 ai 55 gradi alcolici volumetrici, fa' ad esempio eccezione il peperoncino (Capsicum annuum) che va messo a macerare in una soluzione a 95° volumetrici, in quanto i suoi principi non sono idrosolubili, cioè non si sciolgono in acqua.
La pianta sarà messa a macerare per un periodo variabile, da 25 a 40 giorni. La soluzione così ottenuta sarà filtrata e messa a decantare per 48 ore. Qui finisce la preparazione di una T.M., ma non certo quella di una T.S.A., ma prima di proseguire con la procedura per fare una T.S.A. vediamo le differenze esistenti fino a questo punto:
Nella T.S.A. la pianta non va messa a macerare in acqua comune ed in alcool comune, cosa che succede invece in una T.M., ma in acqua piovana distillata ed alcol di vino tartarizzato, spiegherò alla fine che cosa è quest'alcool di vino detartarizzato e come lo si ottiene.
Nella T.M., secondo Farmacopea Francese, vi è un rapporto d'estrazione fra pianta e soluzione idroalcolica di 1 a 10 (R.E. 1:10), ciò vuole dire che ogni chilogrammo di droga secca è messa a macerare in 9 litri di soluzione idroalcolica (ho detto secca perché il rapporto va fatto con la pianta secca, questo anche per controllare il grado alcolico della soluzione, per fare ciò basta prendere 100g di pianta fresca e metterla in un forno essiccatore, farla essiccare, estrarla e pesarla (questo peso che si otterrà è chiamato "residuo secco"), se ad esempio ora pesasse solo 50g vuol dire che gli altri 50g erano costituiti da acqua, quindi un Kg di pianta fresca corrisponderà a 500g di pianta secca ed è di qui che si partirà per fare i calcoli del rapporto d'estrazione (nel caso sopra citato la soluzione idroalcolica dovrà essere di 4,5 litri su 1 Kg di pianta fresca e se ne dovranno aggiungere solo 4 litri in quanto 0,5 litri li contiene già la pianta fresca, di questo bisognerà tenerne conto anche quando si farà la soluzione idroalcolica dove andrà messa a macerare la pianta fresca, infatti, se dovrà essere a 55° vol. bisognerà fare 4 litri di soluzione ad un grado alcolico più elevato in quanto poi questa soluzione sarà diluita con l'acqua contenuta nella pianta fresca. Nella T.S.A., invece, il rapporto d'estrazione è a saturazione, in altre parole si mette nel recipiente la pianta fresca e poi si versa la soluzione idroalcolica fino a che la pianta non è quasi completamente sommersa [ciò porta di solito ad un rapporto d'estrazione che va da 1:4 a 1:5 massimo, a seconda della pianta, in altre parole se saremo in presenza di piante voluminose, come la calendula (Calendula officinalis), ci vorrà più soluzione (R.E. 1:5), mentre se saremo in presenza di piante poco voluminose, come il ginseng (Panax ginseng), ci vorrà meno soluzione (R.E. 1:4)] .
Come abbiamo sopra menzionato qui finisce la preparazione di una T.M. ora vediamo invece come prosegue la preparazione di una T.S.A. .
Una volta filtrata la soluzione nel recipiente rimane la pianta che è torchiata ed il liquido, così ottenuto, è filtrato ed aggiunto al liquido ottenuto in precedenza.
A questo punto la pianta così torchiata è presa e bruciata in modo da ottenere delle ceneri. Ora si prende la soluzione ottenuta in precedenza e la si mette in una damigiana a collo largo e poi vi si buttano dentro le ceneri ottenute facendo bruciare la pianta stessa. Sopra questa damigiana a collo largo è messa capovolta un'altra damigiana a collo largo, in modo che le due imboccature delle damigiane coincidano e poi, questa giunta, è sigillata con un luto. Il luto serve per unire le due bocche delle damigiane a collo largo, esso è formato da una striscia di carta che è imbevuta in una pasta formata da farina, acqua, albume d'uovo, calce e/o creta poi questa striscia è messa attorno alla giuntura che formano le due bocche delle damigiane sovrapposte (questo luto era chiamato dagli Antichi "Luto di Sapienza"). Quando la T.S.A. sarà matura il luto si spaccherà e questo ci segnalerà che la circolazione è terminata.
Questo vaso formato da queste due damigiane è chiamato "microcosmo", esso è messo all'aperto esposto al sole ed alla luna e con il calore la soluzione che è nella parte inferiore del vaso evapora e comincia a salire nella parte superiore (damigiana capovolta), questo vapore si attacca alle pareti e si trasforma, condensandosi, in piccole goccioline le quali, scivolando lungo il vetro della damigiana superiore, cadono nuovamente nella parte inferiore del vaso, per poi evaporare e risalire di nuovo e così di continuo, ecco perché l'interno del vaso si chiama "microcosmo", perché all'interno avviene quello che in natura, "macrocosmo", avviene continuamente (pioggia che scende, evapora e sale, si condensa in alto nel cielo e ricade, e così di continuo). Questo processo è chiamato circolazione in quanto appunto è una perpetua salita e discesa della materia.
Quando il luto si è spaccato vuol dire che è terminato il tempo per la circolazione, si separano le due damigiane, si filtra la soluzione con un filtro a carta, si lascia decantare per 48 ore e poi s'imbottiglia, oppure si miscelano più piante fra di loro se si vogliono fare delle miscellanee spagyriche sinergiche.
Andiamo ora a vedere i vantaggi di una T.S.A. rispetto ad una T.M. :
La T.S.A. ha un rapporto d'estrazione più concentrato rispetto ad una T.M. (T.S.A., R.E. 1:5 - T.M., R.E. 1:10), ciò vuol dire che nella T.S.A. sono contenuti, a parità di volume, una quantità doppia dei principi attivi contenuti nella pianta di partenza, quindi per avere la stessa efficacia della T.M. basta prenderne metà posologia o, se si vuole, con lo stesso dosaggio usato per una T.M. si avrà un'efficacia maggiore, doppia .
Uno degli effetti della circolazione è stato quello di rendere solubili nella soluzione i sali contenuti nelle ceneri della pianta e si sa' che i sali contenuti nella pianta anche se assunti da soli hanno la stessa indicazione della pianta e quindi della T.M., quindi se assumiamo solo i sali contenuti nella melissa (Melissa officinalis) vedremo che avranno un effetto sedativo, se prendiamo in esame i sali della quercia marina (Fucus vesciculosus) vedremo che avranno la stessa funzionalità della T.M. di Fucus e cioè quella di aumentare il metabolismo basale e di regolare la funzionalità tiroidea e questo è dato dal fatto che nella pianta sono contenuti degli oligoelementi, nel caso della quercia marina, di iodio.
Da questo si può capire che nella T.S.A. abbiamo così due effetti che vanno ad agire in sinergismo fra loro e precisamente gli oligoelementi contenuti nella pianta ed i principi attivi contenuti anch'essi nella pianta stessa .
Il terzo vantaggio è a livello energetico, infatti nella T.S.A. la circolazione ha un effetto dinamizzatore della soluzione, cosa che è fatta per il rimedio omeopatico con la succussione, in altre parole con lo scuotimento del rimedio dall'alto verso il basso e con l'arresto improvviso. Questa succussione non fa' altro che far urtare fra di loro gli atomi della soluzione e questi urti provocano la fuoriuscita dall'orbita d'elettroni e quindi la soluzione diventa instabile e s'innesca così una reazione a catena e ciò lo si può vedere misurando il pH della soluzione prima e dopo la succussione e si noterà che dopo la succussione, il pH è modificato. Nella T.S.A.quest'effetto lo crea la circolazione, infatti questa reazione a catena si forma a causa della continua espansione e contrazione della materia con la conseguente fuoriuscita dalla propria orbita d'elettroni, creando così una soluzione altamente instabile.
Questa circolazione è fatta all'aperto, anche se a livello pratico sarebbe più facile mettere il tutto in un recipiente (pellicano) e mettergli una fonte di calore sotto, ma così facendo non avremmo il quarto vantaggio della T.S.A. nel confronto con la T.M. e precisamente l'influsso del sole e della luna, in altre parole dell'energia positiva e negativa [energia Odica positiva (Od+) del sole ed energia Odica negativa (Od-) della luna, questa energia si accumula grazie alla dilatazione ed alla contrazione dei cristalli (sali della pianta) contenuti nella T.S.A. che sta circolando].
Nelle radiazioni solari (positive) e nelle radiazioni lunari (negative) sono presenti neutrini e fotoni, i neutrini agiscono in quanto all'interno della soluzione sono presenti i sali e si pensa che questi neutrini siano preposti alla modificazione della struttura atomica, mentre i fotoni si pensa che abbiano una memoria universale o meglio che siano portatori della memoria cosmica e che quindi portino questa conoscenza da una parte all'alta del cosmo. Quindi se è vero che la materia ha una sua memoria, i fotoni racchiudono in loro la memoria universale o cosmica ed è tramite essi che questa memoria si trasmette.
I neutrini, come dicevamo, si pensa che possano cambiare la struttura chimico-fisica di una sostanza, ma non ci dobbiamo dimenticare dei raggi cosmici che viaggiano quasi alla velocità della luce ed arrivano a noi dopo alcuni milioni d'anni. L'atmosfera terrestre li rallenta e li frantuma in sciami di particelle meno penetranti (ecco perché è utile anche in questo caso la circolazione, in quanto la materia ha dei momenti che è in espansione, quindi dilatata e quindi con molte più probabilità che queste particelle riescano a penetrarla), ma alcune di esse riescono ad arrivare sulla superficie terrestre con ancora forza sufficiente per penetrare perfino nel sottosuolo, e queste particelle portano la loro conoscenza dove penetrano.
I raggi cosmici sono atomi ionizzati, in altre parole nuclei atomici senza più elettroni e di conseguenza a carica positiva. Sono quasi tutti protoni (atomi d'idrogeno senza più l'unico elettrone che possedevano) 90%, una parte sono nuclei d'elio 9% ed il restante 1% è composto dai restanti nuclei atomici esistenti .
Il quinto ed ultimo vantaggio di una T.S.A. è quello dovuto all'alcool che contiene, infatti esso è tartarizzato, in altre parole gli è stato tolto il tartaro che conteneva e tutti sappiamo che il tartaro si deposita nelle arterie, nel fegato e nei reni, procurando danni, mentre lo stesso alcool se tartarizzato, come diceva Paracelso, è una medicina per eliminare i depositi tartarosi dall'organismo, meglio se utilizzato in combinazione con la tintura di tartaro.


Da VitaNaturale.it


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