mercoledì 27 aprile 2011

IL BISCOTTO DELL'INFANZIA



 



Quando avevo 4 anni, mia madre mi portava un biscotto tutte le volte che tornava a casa dal mercato.

Io andavo a mettermi sul praticello davanti a casa, e me lo mangiavo con calma; per finire un biscotto, a volte ci mettevo 30 o 40 minuti.

Ne addentavo un pezzetto, e guardavo il cielo sopra di me.

Poi toccavo il cane con il piede e davo un altro morsetto.

Ero contento di essere là, con il cielo, la terra, le canne di bambù, il gatto, il cane, i fiori.

Potevo farlo perchè non avevo granchè di cui preoccuparmi.

Non pensavo al futuro, non rimpiangevo il passato.

Ero anima e corpo nel presente, col mio biscotto, il cane, le canne di bambù, il gatto e tutto il resto.

Possiamo consumare il nostro pasto con la stessa calma e la stessa gioia con cui, da bambino, mangiavo il mio biscotto.

Forse credete che il biscotto della vostra infanzia sia perduto per sempre; io invece sono certo che è ancora lì, in un angolo del vostro cuore.

Nulla è perduto, e se davvero lo volete, lo troverete.

Mangiare in consapevolezza è un esercizio di meditazione fondamentale.

Possiamo mangiare in modo da riportare in vita il biscotto dell'infanzia.

Il presente è colmo di gioia e di felicità.

Guardate attentamente, e lo vedrete


Tratto da :"LA PACE E' OGNI PASSO"

Thich Nhat Hanh

Nessun commento:

Posta un commento