sabato 11 giugno 2011

IL SALE ED IL SUO POTERE PULITORE



Una particolare attenzione va dedicata al sale, cristallo comunissimo presente in tutte le case, dalle molteplici proprietà.
Il sale, o cloruro di sodio, è un minerale conosciuto da tutti. Si può estrarre sia dall’acqua di mare, per evaporazione, che da giacimenti terrestri (salgemma). Si presenta in cristalli cubici o in masse compatte, granulari o stalattitiche, incolori o leggermente colorate di giallo, grigio e con riflessi rossi o azzurri.
Il cloruro di sodio conserva, proteggendoli, gli alimenti, e distrugge per corrosione.
In quasi tutte le tradizioni il sale è considerato simbolo di saggezza, amicizia incorruttibile, ospitalità e potente purificatore.
In Giappone si usa ancora porre dei mucchietti di sale agli angoli dei terreni di lotta o dopo riti funebri o all’ingresso della casa per scongiurare qualsiasi contaminazione. I lottatori di sumo, arte marziale giapponese, lo spargono sul ring affinché il combattimento si svolga nell’assoluta lealtà.
Il sale è anche un cristallo. Fin dall’antichità esso è stato utilizzato per i suoi effetti purificatori e neutralizzanti.
La sua caratteristica principale consiste nell'igroscopicità, cioè nella capacità di assorbire acqua, anche dall'atmosfera circostante. Grazie a questa sua caratteristica, la cristalloterapia ritiene che esso possegga la "conoscenza" sottile di attirare su di sé le eventuali scorie energetiche sia dell'ambiente sia del campo aurico delle persone. Esso, inoltre, sgonfia, decongestiona e tonifica.
Anche la tradizione italiana è ricca di “riti purificatori” di persone e cose mediante il sale: gli si attribuisce un potere assorbente le “negatività” (l’azione di buttarsi il sale alle spalle deriva, sì, da credenze popolari le quali, però, pur amplificando notizie e rendendole fantasiose, si basano anche su qualcosa di reale. E’ evidente che il “sapere popolare” riconosca - pur avendone perso le motivazioni originarie - la "conoscenza" sottile che i cristalli di sale posseggono, grazie alla quale essi aiutano a "ripulire" da scorie energetiche dissonanti, per via della sua peculiarità di assorbire il vapore acqueo dall’atmosfera). Questo cristallo, dunque, conserva nella sua “memoria sottile” la “conoscenza” dell’assorbimento.
Le "scorie energetiche", impropriamente chiamate anche “energie negative”, tuttavia, non sono presenti - come alcuni ritengono – sempre ed ovunque; anche se è vero che esistono determinate cause "fisiche" perché certi ambienti risultano poco confortevoli dal punto di vista energetico (nodi di Hartmann, elettrodomestici, computer, televisori, o un'atmosfera troppo carica di ioni positivi*, o, ancora, atmosfere poco serene causate da tensioni fra le persone che frequentano l'ambiente stesso), è pur vero che il sottosuolo - ricco, comunque, di minerali - e soprattutto di silicio (cristallo di rocca), che è il minerale più diffuso in natura, ci viene in aiuto senza che neanche noi stessi ne siamo al corrente!
Il sale, dunque, utilizzato in casa, sistemato in coppe all’interno dei vari ambienti, contribuisce a tenerli “energeticamente puliti”. Nell’acqua del bagno è utile per drenare i liquidi in eccesso, causa di edemi e cellulite. Possiamo anche utilizzarlo per ripulire i cristalli che usiamo a scopo terapeutico, poggiandoli, periodicamente, su di un letto di sale non raffinato per alcune ore.




Le lampade di sale (salgemma formatosi più di 250 milioni di anni fa) consistono di un bel masso di dimensioni considerevoli: le più piccole, infatti, pesano circa due chili. E' risaputo che l'emanazione energetica di un cristallo è maggiore quanto maggiore è la sua massa. Questo è il motivo a causa del quale, se dobbiamo usare i cristalli su noi stessi, usiamo pietre piccole, poste direttamente sul punto chakra corrispondente che ne assorbirà direttamente le emanazioni, mentre - se desideriamo che un intero ambiente sia investito dall’energia della pietra - usiamo massi ben più grandi. Le lampade di sale, perciò, anche se non fossero lampade ma solo sassi di sale (nella fattispecie: sale minerale, cioè salgemma) sarebbero comunque utili se poste in un ambiente che desideriamo tenere "pulito" da scorie energetiche. La lampadina che è all'interno del masso di sale, con il suo calore, svolge una duplice funzione: da una parte crea un'accelerazione molecolare, grazie alla quale l'emanazione aumenterà (si tratta un fenomeno squisitamente fisico: anche per questo si dice, in cristalloterapia, di porre le pietre al sole, prima di usarle), dall'altra parte, sempre grazie al calore, aiuterà il salgemma a liberarsi dell'accumulo di umidità che esso ha assorbito, evitando anche che si "sgretoli". Chi ponesse un pezzo di salgemma in un ambiente troppo umido, infatti, senza mai accendere la lampada che è al suo interno, vedrebbe che ben presto la pietra inizierà a rimpicciolirsi e… addio lampada!
*L’aria che ci circonda è carica di ioni positivi e negativi. Il nostro benessere dipende anche dall’equilibrio della quantità di ioni positivi e negativi all’interno dell’ambiente che ci circonda. Da studi effettuati, pare che l’esposizione ad un’atmosfera inquinata favorisca l’insorgere di svariate patologie (distonie psichiche, allergopatie, asma bronchiale, patologie cardiovascolari, emicranie, difficoltà di concentrazione, svogliatezza sul lavoro, ecc.). Gli ioni positivi in esubero, raggiungendo le vie respiratorie, contribuiscono anche alla predisposizione dell’individuo a contrarre malattie infettive e da raffreddamento. Perché l’aria sia “benefica” è necessario che in essa siano presenti circa 1000-1500 ioni negativi per cm3. Gli elettrodomestici, il computer, il fumo di sigaretta, la scarsa ventilazione determinano un aumento degli ioni positivi nell’aria che risulta inquinata quando il loro sovraccarico impedisce ai grani di polvere (ed alle altre sostanze inquinanti) di precipitare al suolo, facendo sì che noi le respiriamo. Per riequilibrare l’aria ed arricchirla di ioni negativi, le lampade di sale, sollecitate da aria, luce e calore, riescono ad emanare circa 1200 ioni negativi per cm3 dopo circa 12 ore dalla loro accensione, riequilibrando l’ambiente per altrettante ore, dopo averle spente. Come abbiamo già detto, sia la ionizzazione che l’effetto terapeutico delle pietre, dipende anche dalle dimensioni delle stesse. Un portacandela di sale può essere, dunque, usato per una distanza “ravvicinata”, mentre le lampade, secondo le loro dimensioni, arricchiranno piccoli, medi o grandi ambienti.

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